Eugenio Donadoni

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Eugenio Donadoni

Eugenio Donadoni (Adrara San Martino, 16 novembre 1870Milano, 15 giugno 1924) è stato un critico letterario italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureatosi in lettere all'Università di Palermo nel 1894, insegnò negli anni successivi in diversi licei italiani. Nel 1915 fu chiamato da Concetto Marchesi a ricoprire l'incarico di letteratura italiana all'Università di Messina, dove rimase fino al 1922, quando ottenne, quasi contemporaneamente, le cattedre all'Università di Catania e a Pisa.

Era padre dell'egittologo Sergio Donadoni e della pianista Miriam Donadoni

Il pensiero critico[modifica | modifica wikitesto]

Considerato il trait d'union tra Benedetto Croce, la cui lezione interpretò in chiave etica e psicologica[1], e Attilio Momigliano, che lo definì il "giudice di poeti più ricco e più profondo" dopo Francesco De Sanctis[2], dedicò la sua attenzione soprattutto al mondo della poesia, con una predilezione per scrittori e poeti dai quali trasparisse "l'anima" (L'anima e la parola è il titolo di una sua diffusa antologia): Ugo Foscolo e Torquato Tasso, ai quali dedicò due importanti monografie; Dante e Manzoni, studiati in alcuni importanti saggi raccolti poi in volume. Interessanti anche le sue escursioni nel campo della storiografia religiosa, dalle quali traspare un interesse per il mondo protestante ed ereticale.

L'opera narrativa e poetica[modifica | modifica wikitesto]

Poco nota, ma rilevante, la sua attività di poeta, con diversi volumetti di lirica e un poemetto in esametri (I superstiti, pubblicato a Palermo nel 1909 dall'editore Reber, con prefazione di Arturo Graf) e di narratore, con alcune interessanti novelle uscite su giornali e riviste, e prose di più ampia mole (Il sudario: pagine di passione e di dubbio, Milano, Puccini, 1914).

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Versi, Roma, G.Maffeis, 1892
  • Di uno sconosciuto poema eretico della seconda meta del Cinquecento di autore lucchese, Napoli, Giannini e Figli, 1900
  • Claudio Claudiano – La guerra gotica, Palermo, A. Reber, 1905
  • Ugo Foscolo pensatore critico poeta, Palermo, R. Sandron, 1901
  • Romilde, Rocca San Casciano, L. Cappelli, 1912
  • Antonio Fogazzaro, Napoli, F. Perrella, 1913 (poi, Bari, Laterza, 1939)
  • Scritti e discorsi letterari, Firenze, Sansoni, 1921
  • Torquato Tasso, 2 voll., Firenze, Battistelli, 1921 (poi Firenze, La Nuova Italia, 1963).
  • Breve storia della letteratura italiana, Milano, Signorelli, 1923-1925
  • Studi danteschi e manzoniani, Firenze, La Nuova Italia, 1963

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Letteratura italiana. Gli autori, a c. di Alberto Asor Rosa, Torino, Einaudi, 1990, ad vocem
  2. ^ Attilio Momigliano, Studi di poesia, Bari, Laterza, 1938

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Walter Binni, Eugenio Donadoni nel venticinquesimo anniversario della morte, Firenze, La Nuova Italia, 1949
  • AA. VV., Letteratura italiana. Gli autori, 2 voll., a c. di A. Asor Rosa, Torino, Einaudi, 1990
  • Maurizio Tarantino, Eugenio Donadoni storico della letteratura, in «Novecento», 1, 1991, pp. 51-71
  • Lucia Strappini, DONADONI, Eugenio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 40, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991

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Controllo di autoritàVIAF (EN7478893 · ISNI (EN0000 0001 0867 1122 · SBN RAVV064806 · BAV 495/131854 · LCCN (ENn86041150 · GND (DE119388391 · BNF (FRcb12422101n (data) · J9U (ENHE987007280706205171 · CONOR.SI (SL46391139 · WorldCat Identities (ENlccn-n86041150